I numeri relativi ai casi di tumori che vengono diagnosticati sono ancora altissimi, gli esperti sembrano avere compreso la causa.
La ricerca scientifica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e ha reso guaribili malattie che prima non lo erano, per questo è importante che venga sempre sostenuta. Questo però può accadere soprattutto quando non si trascura la prevenzione e ci sottopone a controlli periodici che possono permettere di diagnosticare un problema quando è ancora alla fase iniziale e prima che si sia diffuso agli altri organi.
Nonostante questo, i tumori continuano a essere diffusi e rappresentano una patologia che fa ancora grande paura quando si scopre di averla o che la stessa sorte è toccata a una persona cara. A spaventare non è solo l’idea di non riuscire a farcela ma anche le cure, spesso pesanti, a cui ci si deve sottoporre.
Tantissimi vivono con profondo terrore l’idea di dover fare a chemioterapia, soprattutto a causa degli effetti collaterali che può provocare. Il peggiore, però, quello che non piace soprattutto alle donne è certamente la perdita dei capelli.
Troppe diagnosi di tumori: ecco la possibile causa
Pensare che i tumori oggi non debbano essere sempre considerati come una condanna a morte, come avveniva spesso in passato, non rende ovviamente esenti dalla paura quando si scopre di essere malati. Questo può valere certamente quando si vive la situazione in prima persona, ma anche quando accade a qualcuno di caro, ben sapendo come sia necessario davanti a lui/lei mostrarsi forti e invitarlo a non abbattersi.
Le patologie di questo tipo più diffuse sembrano essere soprattutto due, il tumore al seno per le donne (600 mila casi in Europa nel 2022) e quello del colon retto per gli uomini. Spesso si sottolinea come a incidere possa essere un fattore ereditario, cosa estremamente vera, ma non l’unica.
I ricercatori sono infatti riusciti a mettere in evidenza una causa che aumenterebbe le possibilità di incorrere nella malattia, ma che in pochi si sarebbero aspettati potesse essere legata a questo. Si tratta del consumo eccessivo di alcol, anzi nel caso del tumore al seno secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sarebbe il primo a essere legato a quanto si bene (66% di tutti i casi attribuibili all’alcol).
L’aumento della pericolosità non sembra comunque generare differenze a livello di sesso. Non ci si deve però ritenere esenti se non si rientra però tra chi a volte si lascia andare un po’ troppo e arriva a ubriacarsi. A essere a rischio, infatti, sarebbe anche chi arriva a prendere anche solo 1 o 2 drink al giorno ma in modo costante. In questa categoria rientrerebbero 1 caso su 7 di tutti i nuovi tumori nel 2020, oltre 100.000 casi in tutto il mondo.
Tumori, conoscere è importante
L’OMS ha così sottolineato come sia importante sensibilizzare la popolazione su questa scoperta, per questo sarebbe importante che i vari governi adottassero una serie di campagne ad hoc, volte a rendere più consapevoli i cittadini.
Sia l’alcol sia il tabacco sono stati classificati nel Gruppo 1 dei carcinogeni dall’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro fin dagli anni ’80, per questo non può che essere determinante che tutti sappiano cosa possa succedere e quale correlazione ci sia tra alcol e tumori. Adottando comportamenti più scrupolosi si pensa si possano evitare ben quattro casi di tumori su dieci.
Gli studiosi sono convinti che la diffusione possa essere maggiore per chi tende a bere con regolarità non solo per il tumore al seno, ma anche per i tumori dell’esofago, quelli di laringe, faringe e cavo orale. Due o più drink al giorno, invece, possono aumentare i rischi per i tumori del colon retto. mentre se si consumano più di tre drink al giorno si può incorrere nei tumori del fegato e dello stomaco.