Sintomi spesso sottovalutati e indicati come innocui celano invece il terribile tumore allo stomaco. Ecco come riconoscerli.
Riconoscere tempestivamente i sintomi del tumore allo stomaco è cruciale per una diagnosi precoce e un trattamento efficace. Sì, perché parliamo di un tumore non troppo diffuso, ma, purtroppo, estremamente pericoloso e potenzialmente letale. Anche perché i segnali che lancia, spesso, vengono confusi con banali problemi gastrointestinali. Ecco, invece, a cosa bisognerebbe fare molta attenzione.
In Italia si stima che ogni anno vengano diagnosticati circa 8.800 tumori allo stomaco negli uomini e 5.900 nelle donne. Ovviamente, ci sono dei fattori di rischio che portano, tanto gli uomini, quanto le donne, a essere maggiormente predisposti a questo male. Tra i fattori di rischio menzioniamo senza dubbio l’avanzare dell’età, in particolare superati i 55 anni, un consumo elevato di cibi salati, affumicati o conservati sotto sale, il fumo da sigaretta, oltre che una storia familiare specifica.
I sintomi del tumore allo stomaco
Come dicevamo, spesso il tumore allo stomaco è sottovalutato per via della sintomatologia considerata innocua. Nelle fasi iniziali, questo può essere asintomatico o presentare sintomi vaghi e aspecifici, che spesso vengono scambiati per disturbi gastrointestinali comuni.
Per esempio, si può avere una sensazione persistente di indigestione e di pienezza, ma anche bruciore di stomaco che non passa con i più comuni trattamenti. Anche nausea e vomito sono tra i sintomi iniziali che, spesso, vengono visti come problemi passeggeri. La sintomatologia più grave e più individualizzante arriva successivamente, quando il tumore progredisce, così come dolore persistente nella parte superiore dell’addome che può irradiarsi alla schiena.
Gli studi indicano diversi casi di anemia, che si manifesta con pallore, stanchezza e debolezza dovuti a una diminuzione dei globuli rossi, spesso causata da sanguinamento interno. Si può percepire una fastidiosa sensazione di cibo che si blocca nell’esofago.
Infine, particolarmente preoccupante la presenza di sangue nelle feci o il vomito di sangue. Entrambi i sintomi, molto gravi, indicano sanguinamento nel tratto gastrointestinale. Dunque, la condizione è tutt’altro che da sottovalutare. Bisogna immediatamente consultare un medico che saprà indirizzare tra le varie strade terapeutiche che possono includere gastroscopia ed esami strumentali come gastroscopia e TAC. Per ciò che concerne i trattamenti, infine, chemioterapia e radioterapia continuano a essere tra le soluzioni più battute. Nei casi più gravi, invece, è possibile l’intervento chirurgico con la rimozione parziale o totale dello stomaco.