Una strana sensazione nell’occhio può essere il sintomo di una particolare sindrome da curare in tempo: ecco di cosa può trattarsi.
La salute visiva spesso viene trascurata, forse perché alcuni sintomi di determinate patologie sono subdoli e non si rivelano segnali d’allarme tanto presto. È il caso di una malattia oculare che si manifesta all’inizio con un sintomo che non sembra essere preoccupante.
Può sembrare qualcosa di banale e si lascia passare del tempo prima di rivolgersi all’oculista per una visita di controllo. Però a volte, può rivelarsi troppo tardi. Quando compaiono manifestazioni strane, fastidi agli occhi che non si erano mai avuti prima è sempre bene farsi vedere dal medico per intervenire in tempo o prevenire l’insorgenza di complicazioni in un’infiammazione oculare.
È il caso di quando si avverte una strana e fastidiosa sensazione all’interno degli occhi. Può essere il primo sintomo di una patologia piuttosto seria verso la quale bisogna intervenire il prima possibile, altrimenti poi la degenerazione è dietro l’angolo.
Tra le varie malattie degli occhi c’è la Xeroftalmia: si tratta di una condizione oculare che si caratterizza per secchezza eccessiva della cornea e della congiuntiva e che può degenerare fino ad arrivare ad una perdita notevole della vista e perfino alla cecità.
Può essere causata da una carenza di vitamina A e di fatto avviene una perdita delle cellule della congiuntiva o dell’alterazione delle sue cellule epiteliali. Si crea un processo di cheratinizzazione dell’epitelio congiuntivale. Tra i primi sintomi c’è appunto la sensazione di secchezza e la mancanza di umidità della mucosa oculare.
Segue un ispessimento e un raggrinzimento con la perdita della trasparenza e della pigmentazione. La vista può calare anche considerevolmente e l’epitelio corneale va incontro ad ulcerazione e cheratomalacia. Come sempre, prevenire è meglio che curare, per cui è bene contrastare l’insorgenza di questa patologia con misure adeguate.
Se c’è una carenza di vitamina A bisogna integrarla tempestivamente, e per non far peggiorare la situazione al manifestarsi dei primi sintomi è importante assumere lubrificanti oculari artificiali, quelli comunemente chiamati sostituti lacrimali, che contrastano la secchezza.
La somministrazione in genere va fatta ad intervalli di tempo regolari, circa 4 volte al giorno nei casi più lievi e fino ad ogni 30 minuti quando le condizioni sono gravi. L’oculista può intervenire con una chiusura temporanea o permanente del condotto di drenaggio. Va evitata l’esposizione al sole e al vento così come a climi troppo caldi, tutti elementi che acuiscono il problema.
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