Sempre più giovani sono colpiti da una patologia che causa morte improvvisa: ci sono dei segnali da riconoscere subito per salvarsi la vita.
Quando si è giovani, a meno che di non soffre di determinate malattie fin da bambini, non si pensa di poter morire o almeno è l’ultimo dei pensieri con la fatica di diventare grandi, prendere la propria strada e delineare il proprio percorso. Eppure, a volte la fine arriva all’improvviso e senza dare alcun tipo di preavviso, almeno all’apparenza.
È bene controllare periodicamente il proprio stato di salute dal medico e, ancor di più, ascoltare i segnali del proprio corpo, in maniera tale da anticipare eventuali problemi o patologie che potrebbero compromettere irrimediabilmente la vita della persona. Nessuno è immune, anzi i dati stanno aumentando sempre di più anche tra i più insospettabili e chi all’apparenza non soffre di alcuna malattia.
La morte cardiaca improvvisa, spesso chiamata con l’acronimo MCI, è crudele e tragica, proprio perché solitamente non lascia scampo e colpisce ogni anno migliaia di persone, anche quei ragazzi apparentemente sani e sportivi di cui parlavamo poco sopra. I dati dicono che il 50 per cento dei soggetti colpiti ha meno di 65 anni, per cui tutti devono fare attenzione, nonostante i progressi della cardiologia. La comunità medica è in allarme: ecco i segnali da riconoscere e come intervenire.
In molti casi, l’MCI è legata a diverse malattie cardiache concomitanti, a partire dalle cardiomiopatie e dalle malattie coronariche, fino ad arrivare a difetti congeniti e alle sindrome del QT lungo. Si tratta di morte per cause naturali che si verifica in modo rapido e inaspettato, per cui spesso non lascia scampo.
Alla base, ci sono eventi cardiaci di natura elettrica, come la fibrillazione ventricolare e l’asistolia. Nonostante la popolazione più colpita siano ancora gli uomini over 65, anche i giovani atleti sotto i 40 anni sono a forte rischio, soprattutto chi soffre di malattie congenite del muscolo cardiaco, alcune forme di malattie cardiache genetiche, miocarditi e tossicodipendenza.
Se in alcuni casi non c’è nulla da fare e le cause restano silenti fino alla morte, altre volte ci sono sintomi a cui stare molto attenti. Si tratta di palpitazioni, difficoltà respiratorie, dolore al petto, episodi di vertigini, svenimenti brevi o visione oscurata. In realtà, soprattutto per chi pratica sport regolarmente, è bene sottoporsi sempre a tutti i controlli del caso e riferire ogni piccolo sintomo tra quelli elencati al proprio medico.
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