Ci sono segnali nascosti che precedono l’ictus e sono campanelli d’allarme che possono fare luce e quindi anticipare l’intervento.
Riconoscere quelli che sono gli elementi e segnali che il corpo invia quando c’è qualcosa che non va, ad esempio prima del manifestarsi di un ictus, è importante perché può fare la differenza in termini di approccio medico e quindi anticipare i tempi e consentire la presa in carico del problema rapidamente.
Per condizioni cliniche di questo tipo, il tempo è tutto. C’è la possibilità di arginare il problema e risolverlo laddove il paziente si accorga adeguatamente di quanto sta accadendo. La questione sorge perché, talvolta, sottovalutiamo manifestazioni che riteniamo non significative, banali, non pericolose.
Sul settimanale Diva e Donna un approfondimento riguarda proprio la malattia e soprattutto le possibilità di uscire senza problemi. Basti pensare che i dati non mentono: l’80% delle manifestazioni si potrebbe evitare, riconoscendo prima i sintomi, questo vuol dire tenendo sotto controllo anche i fattori di rischio.
I soggetti che sanno di essere esposti non devono dunque ignorare questa possibilità, bisogna fare controlli mirati, sport, evitare di fumare e seguire una dieta sana e bilanciata. Tra le condizioni patologiche da considerare ci sono la fibrillazione atriale, aritmia cardiaca, ipertensione arteriosa, diabete, fumo di sigaretta e ipercolesterolemia. Avere un quadro chiaro di questi valori, notare se ci sono cambiamenti compromettenti, è fondamentale.
Il fumo va assolutamente evitato, aumenta di tre volte il rischio di ictus. I livelli di colesterolo e trigliceridi oltre la norma sono un rischio, l’aritmia del cuore anche se leggera va identificata e trattata. Se i valori sono oltre 140 di massima e 85 di minima è necessario rivolgersi al medico. Lo zucchero del sangue non deve superare a digiuno i 126 mg per dl di sangue.
Fare analisi di controllo regolari, misurare la pressione, notare condizioni come momenti in cui si sente la testa annebbiata, si hanno problemi di vista, difficoltà motorie, è importante. Quando ci sono condizioni “strane” anche se banali vanno discusse con il medico curante, approfondite, soprattutto per chi ovviamente è in età avanzata perché questo aumenta ulteriormente il fattore di rischio.
Con l’ictus l’afflusso di sangue al cervello viene interrotto o limitato fortemente al punto, con la rottura di un’arteria o l’occlusione. Sarebbe corretto distinguere il primo caso che è un infarto cerebrale dal secondo che è invece un ictus emorragico. Condizioni insolite a cui nessuno fa caso sono: oscuramento della vista improvviso anche temporaneo, perdita di forza o sensibilità, difficoltà ad esprimersi o comprendere, forte mal di testa anche sporadico. Con uno qualunque di questi sintomi, anche se lieve o temporaneo, è importante contattare subito il pronto soccorso.
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