Questi sintomi possono essere spie di una mancanza non indifferente: ecco quali possono essere le conseguenze e come rimediare.
Ci sono dei sintomi che non si devono sottovalutare, perché possono essere spia di un problema nel nostro corpo. Il nostro organismo ci dà tutte le informazioni di cui necessitiamo sul nostro stato di salute, ma dobbiamo metterci in ascolto.
I segnali possono apparire come innocui, per cui sottoponendosi a dei controlli di routine si può verificare il proprio stato di salute e accertarsi che non vi siano dei problemi. In fondo, si tratta di piccoli accorgimenti, ma che possono fare la differenza. Siamo noi, in fondo, i primi medici di noi stessi e sta a noi fare in modo di stare al meglio.
Tutto parte, naturalmente, da uno stile di vita sano che ci consenta di avere energia, quella di cui necessitiamo per affrontare le giornate, dando il meglio di noi in ogni campo. Se ci sentiamo scarichi, ad esempio, oppure abbiamo dei dolori diffusi nel corpo, o altro ancora, potremmo avere una carenza. Le carenze possono portare dei problemi di salute, ed è per questo che bisogna controllare di non averne.
Il nostro corpo necessita di vitamine per avere energie e soprattutto per garantirsi un rinnovo delle cellule, la protezione della pelle, denti, capelli, e prevenire disturbi di vario genere. Di vitamine ce ne sono tante e ognuna di esse riveste un ruolo cruciale nel rendere più forte il nostro organismo.
Ma in particolare, se si hanno sintomi come caduta di capelli, oppure sintomi di depressione, o problemi intestinali di genere infiammatorio, o ancora grande vulnerabilità che può portare a contrarre infezione, allora potrebbe significare carenza di vitamina D.
Con poca vitamina D, il nostro sistema immunitario si indebolisce fortemente, e anche le ossa possono risentirne. Si potrebbe anche sviluppare una seria osteoporosi, il che potrebbe far crescere il pericolo di fratture. Ma come assumere vitamina D? Essa si assume prevalentemente tramite esposizione al sole, oppure tramite alcuni cibi.
Come spiega al portale Saúde l’esperta endocrinologa Fernanda Machado, «in media, l’esposizione ai raggi ultravioletti di intensità da quattro a cinque, per un periodo di 15 minuti o più, permette l’attivazione della provitamina presente nella pelle». Tra i cibi in cui è presente vitamina D ci sono olio di fegato di merluzzo, pesce grasso, latte, latticini, funghi, ecc.
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