Allerta pertosse per i non vaccinati: ecco cosa bisogna fare subito

Numeri inquietanti quelli che arrivano sull’epidemia da pertosse. Ecco cosa consigliano gli esperti per tutelare i nostri piccoli.

La malattia dei bimbi, per antonomasia. Ma non per questo va sottovalutata. Anzi. Anche perché la pertosse è una brutta bestia da sconfiggere e il boom di contagi che si stanno registrando tra neonati e lattanti non vaccinati spaventa non poco gli esperti. Ecco come muoversi per tutelare i nostri bambini.

Boom contagi di pertosse tra i non vaccinati
Boom di contagi di pertosse tra i non vaccinati – (fondazionefegato.it)

La pertosse inizia con sintomi simili a un raffreddore comune: naso che cola, leggera febbre e tosse. Tuttavia, la tosse progredisce rapidamente in accessi violenti e prolungati, spesso accompagnati da un suono caratteristico simile a un respiro affannoso. Questi accessi possono essere così gravi da causare vomito o difficoltà a respirare.

La malattia è particolarmente pericolosa per i neonati e i bambini piccoli, poiché possono sviluppare complicazioni gravi come polmonite, convulsioni e persino morte. Per questo è assolutamente insensato che moltissime famiglie, ancora oggi, espongano i propri bimbi a potenziali problematiche del genere.

Allarme pertosse per i non vaccinati

Sebbene sia considerata una malattia evitabile grazie ai vaccini, i casi continuano a manifestarsi in diverse parti del mondo. Ed è proprio questo il punto. Milioni di genitori, ancora oggi, inspiegabilmente, continuano a non vaccinare i propri bambini. Secondo i dati diffusi dal settimanale “Nuovo”, infatti, in questi giorni si sta registrando una vera e propria epidemia di contagi tra neonati e lattanti. Addirittura, i dati dicono che i ricoveri sono saliti dell’800% rispetto allo scorso anno.

Allerta pertosse tra chi non è vaccinato
Contagi da pertosse: numeri incredibili nel 2024 – (fondazionefegato.it)

Numeri che hanno dell’incredibile nel 2024. Il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha rilevato quasi 60mila casi in Europa dal 2023 all’aprile 2024. Una crescita di oltre dieci volte rispetto allo stesso periodo riguardante gli anni 2022-2023. Per esempio, in Piemonte, negli ultimi mesi abbiamo assistito a casi cresciuti anche di tre volte. Da gennaio a maggio 153 segnalazioni, al Regina Margherita ricoveri e trattamenti in terapia intensiva, con gli esperti che consigliano vivamente di vaccinare bambini e donne incinta.

Anche la Società Italiana di Pediatria lancia un’allerta per l’epidemia di pertosse che sta colpendo principalmente neonati e lattanti non vaccinati  La prevenzione della pertosse si basa principalmente sulla vaccinazione. Il vaccino DTaP (che protegge contro la difterite, il tetano e la pertosse) viene somministrato ai bambini in più dosi durante i primi anni di vita. Ma, evidentemente, in tanti scelgono di non farlo ai propri piccoli. Con i numeri inquietanti che vi abbiamo appena fornito. E con la speranza che le conseguenze possano non essere ulteriormente gravi.

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