Le liste d’attesa da rispettare per le visite mediche sono diventate infinite. Ma per fortuna c’è un modulo che ti permette di ridurre i tempi.
In base a quanto stabilito dal regolamento italiano, il Sistema sanitario nazionale dovrebbe garantire una prestazione nel giro di 72 ore in presenza di un urgenza oppure entro 10 giorni se c’è il codice è breve. Se invece l’esame è differibile il tempo di attesa può essere anche di 60 giorni, che possono diventare 120 in caso di esami programmati.
Quando parliamo di tempo di attesa per le prestazioni sanitarie, facciamo riferimento al tempo che intercorre tra la data di prenotazione e quella di erogazione della prestazione sanitaria. In Italia spesso sentiamo parlare di tempi di attesa biblici che intralciano le diagnosi, soprattutto per le malattie più gravi. Ma per fortuna esiste un modulo che permette di ridurre notevolmente i tempi di attesa.
Visite mediche ed esami: come ridurre i tempi di attesa
Per ridurre i tempi di attesa di visite mediche ed esami è necessario che il medico curante indichi sulla ricetta il tipo di urgenza. Infatti, può capitare che a causa di determinate condizioni di salute una persona possa aver bisogno di un esame o una visita specialistica eseguita in tempi molto brevi.
Quando il medico curante riscontra la necessità di eseguire in tempi brevi una visita specialistica o un’analisi diagnostica ha la facoltà di inserire sulla ricetta il carattere di urgenza più alto che permette di ridurre i tempi di attesa a 72 ore.
Attualmente sono quattro le tipologie di tempistiche che il medico di base può inserire sulla ricetta medica: urgente, breve, differibile e programmabile. Queste tipologie di urgenza vengono indicate sull’impegnativa con delle lettere maiuscole:
- U per urgenza
- B per brevi
- D per differibili
- P per programmabili.
Se la nostra condizione di salute è incompatibile con i tempi di attesa indicati sull’impegnativa, è possibile far presente nella situazione al medico di base oppure allo specialista per ottenere una nuova ricetta con una dicitura equivalente all’urgenza.
Qualora anche con l’indicazione di urgenza non dovessimo riuscire ad ottenere la prestazione sanitaria in tempi brevi è possibile presentare un’istanza per prestazioni in regime di attività libero-professionale intramuraria. In pratica è possibile richiedere una prescrizione medico specialistica o un accertamento diagnostico rivolgendosi ad un medico privato, ottenendo che la prestazione venga fornita in intramoenia, ovvero senza dover pagare la tariffa del privato ma corrispondendo solo il valore del ticket.