Sconvolgente scoperta rivela l’esistenza di virus sconosciuti sul corpo umano. Cosa affermano gli studi fatti al riguardo.
Atterrisce e sconvolge il risultato di una ricerca effettuata e pubblicata recentemente sul server di pre-stampa di studi biologici bioRxiv e condotta dall’Università Federale di San Paolo in Brasile. Lo studio è stato avviato dopo il ritrovamento di alcuni resti umani rinvenuti sui Monti Altai relativi a Neanderthal.
Potrebbe esserci una forte correlazione tra la salute dell’uomo moderno e quella dei nostri progenitori. La ricerca è partita dall’analisi di resti rinvenuti nella grotta Chagyrskaya appartenenti ad uomini di Neanderthal che morirono lì.
Anche nella vicina grotta Okladnikov e nella grotta Denisova sono stati ritrovati reperti che studiati nel 2020 e nel 2022 hanno evidenziato tracce di virus nel DNA di questi soggetti. La scoperta ha molta importanza e arriva ad interessare anche l’uomo della nostra epoca.
Ciò che emerso ha messo in allarme gli studiosi: sono stati riscontrati frammenti virali all’interno di genomi vitali che gli scienziati hanno identificato come il DNA dell’uomo di Neanderthal, e la cosa non era mai stata vista prima d’ora.
Si tratta di tre tipi di virus del DNA a doppio filamento: l’adenovirus, l’herpesvirus e il papillomavirus. Questo dimostra che gli uomini antichi sono stati infettati da questi virus nel corso della loro vita. È stato riscontrato che i virus erano assolutamente umani escludendo la possibilità che potessero derivare da animali che ne avevano divorato i resti.
Nello studio si afferma che gli ambienti degli esseri umani considerati anatomicamente moderni hanno consentito una maggior resistenza genetica contro determinate malattie infettive rispetto a quelli degli uomini di Neanderthal. Anche questo spiegherebbe una popolazione piccola e più suscettibile alle patologie.
Si ritiene che sia un’ipotesi più fondata che siano stati gli uomini anatomicamente moderni ad aver infettato i Neanderthal e non viceversa. È quanto ha affermato il dottor Marcelo Briones coautore dello studio. Nonostante la scomparsa di tali uomini è da attribuire a molteplici fattori e non solo a questo si è capito che la loro sparizione è stata causata anche da sporadici eventi di incrocio con esseri umani anatomicamente moderni.
Questi gli avrebbero trasmesso la carica virale che li ha condotti all’estinzione. Il team di studio non ha concluso le ricerche, che anzi, sono in fase di ulteriore approfondimento. L’obiettivo è amplificare il DNA virale dentro il DNA di Neanderthal in modo da ridurre l’incertezza per quanto riguarda l’identificazione dei componenti di filamenti di DNA.
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