Sale la preoccupazione in Italia per l’arrivo dell’estate e il diffondersi del vermocane: ecco cosa fare per evitare il peggio.
In vista dell’estate la preoccupazione per la diffusione dei vermocane è sempre più elevata infatti, a causa del caldo, questi vermi stanno proliferando nei mari italiani. Sono un pericolo per la fauna marina, ma anche per l’uomo: ecco allora cosa bisogna fare per cercare di arginare questo ennesimo problema.
Sono diventati l’argomento delle ultime settimane e ormai non si fa che parlare di loro e del loro effetto dannoso: i vermocane. Per questa estate la preoccupazione è davvero elevata infatti a quanto pare sono il “terrore dei mari” e proliferano sempre di più, man mano che aumentano le temperature. Ma come fare per arginare il problema dei vermocane? Ecco cosa hanno rivelato gli esperti.
La diffusione dei vermocane nei mari di Sicilia, Calabria e Puglia ha portato gli italiani a preoccuparsi sempre di più, soprattutto in vista dell’estate. Questi luoghi infatti sono meta delle vacanze di milioni di persone e la minaccia di questi animaletti spaventa tantissimo. I vermocane infatti sono voraci e carnivori e se spezzati in due si rigenerano.
Sono un pericolo per le specie marine, ma anche per l’uomo infatti un loro morso può creare diversi problemi alla salute. Michela D’Alessandro, che con i colleghi Valentina Esposito e Marco Graziani sta studiando questa specie, e sempre più biologi sono ormai focalizzati su questo problema per trovare un rimedio.
La puntura di questo animaletto può provocare prurito, edema, ma anche febbre e per questo bisogna capire come fare per arginare la diffusione. I vermocane infatti, a causa dei cambiamenti climatici, hanno invaso sempre più i mari italiani mentre in passato erano presenti solo nel canale di Suez. Nella specifico questo anellide è un predatore che si alimenta di coralli, stelle marine e altre specie, ha delle setole urticanti che causano irritazione e si trova sulle coste ioniche, ma si è ormai diffuso anche nel Mar Tirreno e Adriatico.
Pericolosi per i pescatori, che devono utilizzare cortisoni se ne entrano in contatto, questi vermi hanno raggiunto anche scogli e spiagge. Per questo i biologi dell’OMS hanno promosso una campagna di informazione. In essa sono elencati i danni che la diffusione di questa specie può arrecare sia alla fauna marina che alle persone. Secondo gli esperti infatti servirebbe creare più aree marine protette per poter arginare il problema, come viene spiegato in una nota di Greenpeace.
Quando i vermocane pungono il corpo si possono avere diversi effetti e nonostante non vi siano creme efficaci, bisogna applicare una pomata di cortisone se oltre al bruciore comprare intorpidimento delle estremità. Il bruciore dipende dalle zone colpite infatti se sono tratti in cui la pelle è sottile come il gomito o il ginocchio, il dolore può essere anche molto forte e duraturo.
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