Acquistare i farmaci può essere davvero costoso e non alla portata di tutte le famiglie, finalmente l’AIFA ha deciso di renderli gratuiti.
Fare il possibile per preservare la propria salute non può che essere importante, un concetto che può essere applicato innanzitutto cercando di avere uno stile di vita sano e prestando attenzione alla propria alimentazione. Altrettanto importante può essere sottoporsi a controlli periodici, evitando di essere preda della paura, così da individuare eventuali malattie quando sono in fase iniziale e aumentare le possibilità di guarigione.
Non tutti però riescono a farlo, anche solo una visita dal dentista per alcuni può rappresentare una spesa eccessiva, specialmente se devono essere fatte una serie di cure costose. Non va meglio se ci si deve sottoporre a una serie di esami, spesso si è costretti a farli privatamente e a spendere grosse cifre se non si vogliono attendere tempi biblici per avere un appuntamento.
La situazione non può che complicarsi per chi ha una patologia cronica e ha la necessità di assumere costantemente dei farmaci. Doverli acquistare diventa proibitivo per molte famiglie, a maggior ragione in un periodo come questo in cui i guadagni non sembrano bastare mai.
In più occasioni si sono chiesti interventi concreti da parte dei vari governi che si sono succeduti a sostegno della sanità, così da dare un aiuto concreto alla popolazione. Dover ricorrere quasi obbligatoriamente ai privati non può essere certamente la scelta migliore, oltre a essere impossibile per alcuni. Finalmente però una svolta importante sembra essere vicina. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti deciso di venire in aiuto di una particolare categoria di cittadini e di garantire che alcuni farmaci possano essere gratuiti.
Apparentemente una notizia del genere sembra incredibile, invece è davvero realtà. Il riferimento al Rinvoq, medicinale a base di upadacitinib per la cura della malattia di Crohn, una grave infiammazione cronica della parte gastrointestinale. Come rivelato dall’azienda produttrice, la Abbvie, i pazienti potranno pagare solo una piccola parte del suo costo.
L’upadacitinib rientra tra i farmaci più importanti per una vasta fetta di italiani, utile certamente per chi soffre del morbo, ma anche per altri disturbi altrettanto diffusi, quali colite ulcerosa, artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante e dermatite atopica, come ha specificato la casa farmaceutica.
Il contributo di Aifa in questo frangente si è rivelato quindi davvero prezioso, con la consapevolezza di come a volte avere una patologia cronica possa comportare di dover spendere per tutta la vita cifre quasi folli per poter ridurre i sintomi. Agire in questa direzione come fatto con il Rinvoq rappresenta quindi una decisione che non potrà che fare piacere a molti e che dimostra l’attenzione alla situazione economica di diverse fasce di cittadini.
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