L’inquino al momento della firma del contratto accetta anche il pagamento delle spese condominiali: se non paga rischia grosso.
Nel momento in cui si firma un contratto di affitto l’inquilino è soggetto al rispetto e all’adempimento di determinate regole e compiti. Il contratto di affitto oltre che a prevedere il pagamento del canone obbliga anche il pagamento di “oneri accessori” ovvero bollette o spese relativi al condominio.
Ma quali sono le spese condominiali a carico dell’inquilino? E cosa succede se queste non vengono pagate? E nel caso il contratto non lo preveda come ci si può comportare? Se questi e tanti altri dubbi ti assalgono sei nel posto giusto. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere e a cosa si va incontro se questi pagamenti non avvengono.
Spese condominiali: se non paghi rischi grosso
Solitamente la scelta più giusta da effettuare durante la stesura di un contratto di locazione è il concordare una cifra forfettaria di spese extra riguardante il condominio che l’affittuario deve versare al locatore. Inoltre in alcuni casi capita che il locatore possa mettere a carico del conduttore l’Imu che poi sarà tenuto a versare al Comune.
In caso di contratti brevi all’inquilino potrebbero essere addebitati solo costi relative ai consumi condominiali e alla manutenzione ordinaria dei beni comuni. Ma nel caso il contratto non preveda nulla di tutto ciò cosa succede?
In questi casi si applica la disciplina legale (l’art. 9 della legge n. 392/1978) che mette a carico dell’affittuario queste spese:
- servizio di pulizia
- manutenzione dell’ascensore
- fornitura di acqua, energia elettrica e riscaldamento
- spurgo dei pozzi neri e delle latrine
- fornitura di altri servizi comuni
- servizio di portineria per il 90%.
In tal caso è il locatore che anticipa il pagamento all’amministratore di condominio e successivamente tale importo deve essere richiesto all’affittuario. Il conduttore deve effettuare il pagamento dell’importo entro due mesi dalla ricezione della richiesta di rimborso. Ovviamente il soggetto ha il diritto di richiedere il dettaglio scritto delle spese.
Quando il locatore può procedere allo sfratto
Se l’inquilino non richiede di visionare questi documenti entro il termine stabilito, il locatore non è obbligato a presentargli documenti aggiuntivi. Dunque il locatore entra in mora, perdendo la possibilità di opporsi al pagamento.
Caso diverso è quando l‘inquilino vuole controllare i documenti e il locatore rifiuta. Infatti tale soggetto in futuro non può procedere legalmente contro l’inquilino. L’amministratore dunque non può chiedere il pagamento direttamente all’inquilino, ma deve invece rivolgersi al locatore.
Se l’inquilino non paga le spese condominiali al locatore, questo può procedere allo sfratto ma a tali condizioni:
- ritardo superiore a 2 mesi dalla richiesta
- l’importo non pagato di almeno 2 mensilità del canone di locazione.
Infine il debito del locatore verso il condominio per le spese sostenute si avrà:
- entro 5 anni dalla delibera di approvazione del rendiconto per le spese ordinarie;
- in 10 anni dalla delibera di approvazione dei lavori per le spese straordinarie.
Invece il debito del conduttore nei confronti del locatore per gli oneri accessori avviene in 2 anni.