Si può prendere la NASPI anche se si lavora? La risposta arriva dal Ministero

In fatto di Naspi uno dei dubbi principali riguarda la possibilità o meno di riceverla mentre si lavora. Che cosa dice la legge?

La Naspi rappresenta senza ombra di dubbio una sorta di boccata d’ossigeno per chi, per varie ragioni non dipendenti dalla sua volontà, rimane senza lavoro. L’obiettivo di questa erogazione, che fa capo ai contributi versati dal lavoratore stesso nell’arco dei quattro anni precedenti, oltre che dei redditi percepiti e delle settimane lavorate, è aiutarlo a superare il periodo nel quale non riceverà alcuno stipendio, sostenendolo fino all’avvio di un’altra attività lavorativa.

Naspi con doppio lavoro, si può ricevere?
Si può ottenere l’indennità di disoccupazione anche se si lavora? I chiarimenti (fondazionefegato.it)

Infatti a trarne maggiore beneficio, oltre ai lavoratori licenziati (senza giusta causa) troviamo anche stagionali e coloro che svolgono attività lavorative a termine. A tal proposito molte persone nutrono dubbi in merito a quello che accade nel caso in cui si lavori: sarà possibile continuare a percepire la Naspi ed in caso affermativo in quali casi? Facciamo chiarezza partendo dal presupposto che l’accesso alle indennità di disoccupazione, ovvero la Naspi ma anche la Dis-Coll, è legato ad un acclarato stato di disoccupazione.

Naspi, si riceve anche se si lavora? Cosa dice la legge

Ma le casistiche sono molteplici: un lavoratore potrebbe ad esempio svolgere una doppia attività oppure potrebbe decidere di avviarne una in proprio mentre sta percependo la Naspi. È importante dunque conoscere tutte le possibili situazioni e anche gli eventuali aggiornamenti, come quello avvenuto di recente, delle relative Faq da parte del Ministero del Lavoro.

Nella fattispecie è stato specificato che nel caso di doppio lavoro la perdita dell’indennità di disoccupazione non è sempre consequenziale: vale a dire che potrebbe essere mantenuto il diritto a riceverla. Quale è il motivo? Lo spiega il Ministero stesso sottolineando che la valutazione dello status di disoccupazione avviene sulla base del reddito: qualora esso non vada a superare gli 8.500 euro, si potranno svolgere anche altre attività lavorative di differente tipo come quelle autonome o subordinate, le parasubordinate o le occasionali.

Naspi, i nuovi chiarimenti del ministero
Naspi, quali sono i limiti di reddito per continuare a riceverla (fondazionefegato.it)

Non si perderà dunque, qualora sia già in fruizione, il diritto alla Naspi. Un chiarimento molto importante, dunque, per chiunque volesse avviare un secondo lavoro ma, percependo l’indennità, è preoccupato per il rischio di perderla. Lo stato di disoccupazione, ricorda il Ministero, prevede di trovarsi senza lavoro essendo disponibile a cercarne, sulla base delle modalità stabilite con i servizi per l’impiego, un altro.

L’acquisizione di questo stato avviene mediante rilascio della Did, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità. Si andrà poi a misurare la durata della disoccupazione con il conteggio che avrà inizio dalla data di rilascio della Did. Un dipendente o lavoratore autonomo potrà conservare lo stato di disoccupazione, conferma il Ministero “anche in caso di svolgimento di più attività lavorative di diversa tipologia”; questo a patto che i redditi da esse derivanti non superino “in ciascuno dei rispettivi ambiti i limiti di reddito imposti per il mantenimento dello stato di disoccupazione“. E se non si vadano a superare i limiti di 8500 e 5500 euro per lavoro subordinato e autonomo.

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