Se noti questa creatura in acqua è importante prestare attenzione, perché potrebbe morderti, e se lo fa potrebbe farti molto male.
L’estate è finalmente alle porte e c’è chi non vede l’ora di andare in vacanza, dopo una stagione di studio o lavoro intensi. È dunque il momento di riposarsi e di staccare un po’, e ci saranno vari svaghi a disposizione.
C’è chi opterà per delle splendide escursioni in montagna, favorite dal clima mite, e chi invece deciderà di trascorrere il tempo al mare, tuffandosi in acqua e prendendo il sole. Il mare ha un potere rilassante sull’essere umano, in particolare sulla mente. In questo modo è possibile allontanare stress e ansie, e alimentare la pace interiore.
Un vero toccasana per anima e corpo. Inoltre, esponendoci al sole la vitamina D aumenta la propria produzione, e si tratta di una sostanza davvero importante per il nostro umore e per molte altre funzioni del nostro organismo. Chi ha la possibilità di avere il mare nella propria città dovrebbe approfittare di ogni occasione perché esso ha degli ottimi effetti sulla salute fisica e mentale.
Il mare è dunque un luogo meraviglioso in cui trascorrere le vacanze, ma in acqua è sempre bene prestare attenzione a dove si mettono i piedi. Come è naturale che sia, vi sono delle creature marine, come i pesci e altre specie, che abitano i fondali e alcune di esse possono rappresentare un pericolo per l’uomo.
Particolare attenzione, quest’anno, si dovrebbe fare se si va in vacanza sulle coste ioniche, in particolare in Salento. Da quanto si apprende, infatti, si potrebbe fare un incontro non proprio piacevole, ossia con la Pelagia noctiluca. Si tratta di una medusa luminosa che sta creando non pochi fastidi ai bagnanti.
Questo tipo di medusa, infatti, può illuminarsi al buio, e ha dei tentacoli quasi trasparenti e, nonostante sia di indubbia bellezza, alquanto urticanti. Bisogna prestare molta attenzione perché anche soltanto con uno sfioramento, sarebbe in grado di provocare delle ustioni che arrecano dolore alla pelle.
Attualmente, i ricercatori sono al lavoro per tentare di comprendere come mai quest’anno vi sia una presenza tanto consistente in queste aree. Potrebbe trattarsi dell’aumento delle temperature marine e della diminuzione dei pesci per via della pesca. Le ipotesi sono diverse, e vedremo più avanti, se ci saranno risposte più chiare.
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