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Pressione bassa, quando i valori diventano davvero preoccupanti

L’ipotensione (avere la “pressione bassa”) si verifica quando i valori della pressione arteriosa a riposo sono uguali o inferiori a 90/60 mmHg

Avere la pressione arteriosa inferiore alla norma, condizione nota come ipotensione, può suscitare dubbi e preoccupazioni. Ma quando è il momento di iniziare a preoccuparsi davvero per i valori della pressione bassa? Scopriamolo insieme.

L’ipotensione si verifica quando i valori della pressione arteriosa a riposo sono uguali o inferiori a 90/60 mmHg. Questo fenomeno può essere classificato in gradi diversi: lieve, moderato e severo, a seconda dei valori specifici di pressione massima (sistolica) e minima (diastolica).

Sintomi associati alla pressione bassa

I sintomi dell’ipotensione possono variare da senso di svenimento e confusione fino a nausea, vomito e difficoltà di concentrazione. È importante notare che l’ipotensione lieve potrebbe non manifestarsi con sintomi evidenti, rendendo necessaria la misurazione della pressione per una diagnosi.

Fattori che influenzano l’abbassamento dei valori

Diversi fattori possono contribuire all’abbassamento dei valori della pressione arteriosa, tra cui le condizioni climatiche calde, pasti abbondanti, disidratazione o l’assunzione impropria di alcuni farmaci come i diuretici o beta-bloccanti.

Differenze legate al sesso ed età

Le donne tendono ad avere valori più bassi rispetto agli uomini fino alla menopausa e sono più soggette all’ipotensione ortostatica. Durante la gravidanza si registra un calo dei livelli dovuto all’aumento del progesterone. Inoltre, con l’avanzare dell’età aumentano le probabilità di incontrare problemi legati all’ipotensione post-prandiale e ortostatica.

L’impatto dell’invecchiamento sulla pressione arteriosa

L’invecchiamento porta con sé una maggiore incidenza di ipotensione dovuta principalmente alla ridotta efficienza del sistema nervoso autonomo nel gestire i cambiamenti nei livelli pressori. Malattie cardiache comuni negli anziani possono aggravare ulteriormente questa condizione.

In conclusione, mentre una leggera ipotensione potrebbe non essere motivo di preoccupazione immediata per molti individui asintomatici, è essenziale prestare attenzione ai segnali che il corpo invia quando la situazione peggiora o si associa a sintomatologia evidente. La conoscenza delle cause potenziali e degli effetti correlati ai diversi stadi dell’ipotensione può aiutare nella gestione quotidiana della salute cardiovascolare ed evitare complicazioni future.

Redazione

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