C’è un’importantissima novità procedurale per l’applicazione della legge 104 nella scuola, fondamentale per la tutela dei più fragili.
La legge 104 sostiene i disabili anche a scuola, con agevolazioni e tutele riferite al diritto allo studio e tramite l’istituzione della figura del maestro di sostegno. La figura dell’insegnante di sostegno è stata infatti prevista per la prima volta proprio con l’introduzione dalla legge 104 del 1992. L’insegnante di sostegno è oggi garantito per tutti i minori con handicap fisico, sensoriale o psichico, incluso il ritardo cognitivo.
Tale fondamentale supporto si esplica attraverso l’assegnazione di un insegnante specializzato e di materiali didattici e di ausili tecnologici. Aiuti che devono garantire innanzitutto l’inclusione ed equità nel percorso di istruzione a scuola. Grazie a un nuovo decreto voluto dal Governo ora i genitori di ragazzi disabili possono richiedere che la scuola tuteli attraverso la 104 il diritto alla continuità nell’assistenza.
Ciò comporta la possibilità, su richiesta, che sia riconfermato lo stesso docente di sostegno già in servizio. Gli studenti con disabilità hanno infatti bisogno non solo di assistenza specializzata ma anche di un referente di cui possono fidarsi e con cui riescono bene a interfacciarsi. La precarietà nel mondo scolastico impone invece un ricambio continuo degli insegnanti che mette in crisi il concetto di continuità nell’assistenza.
Legge 104 a scuola: nuovi diritti nel sostegno agli alunni disabili
Per evitare che gli alunni con disabilità facciano fatica a entrare in sintonia con il docente di sostegno e per favorire il raggiungimento del successo formativo, il D. Lgs. 71/2024, ha introdotto nuove misure a favore della continuità didattica. Ora il dirigente scolastico, in caso di richiesta della famiglia e dopo aver valutato l’interesse dello studente, può confermare il docente di sostegno specializzato senza passare per le assegnazioni del provveditorato.
La procedura si potrà applicare anche ai docenti privi di specializzazione inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di sostegno che hanno già prestato tre anni di servizio di sostegno e ai docenti privi di specializzazione individuati dalle graduatorie incrociate di sostegno e a esaurimento.
La conferma del docente di sostegno parte sì da alla richiesta dalla famiglia ma è anche subordinata alla disponibilità del docente alla valutazione del dirigente scolastico. Il decreto legge annuncia anche che si potrà conseguire la specializzazione fino al 31 dicembre 2025 attraverso il superamento di particolari percorsi di formazione attivati dall’INDIRE, ovvero l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa.
E ora si aspetta solo l’emanazione del decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, dove saranno definiti i dettagli, tra cui il profilo professionale del docente specializzato, i contenuti dei crediti formativi, i requisiti, le modalità di attivazione dei percorsi.