Marco Columbro ha avuto grande successo in Tv negli anni ’90, poi una grave malattia ha modificato inevitabilmente tutte le sue priorità.
Chi oggi ha almeno 40 anni conosce certamente Marco Columbro, uno dei personaggi Tv più amati e apprezzati per il garbo e la professionalità, che abbiamo visto in maniera stabile sul piccolo schermo fino agli anni ’90. Tantissimi ricordano la coppia affiatatissima che formava con Lorella Cuccarini, a cui è ancora oggi legatissimo, con cui ha condotto diverse edizioni di “Buona Domenica” e “Paperissima”.
Ora che non possiamo vederlo più, se non periodicamente per alcune apparizioni da ospite in alcune trasmissioni, non può che esserci un grande dispiacere soprattutto perché talenti versatili come lui sono sempre più rari. Oggi può bastare infatti qualche apparizione sui social o in un reality per ottenere popolarità, ma senza un grande talento alle spalle.
A cambiare tutto per lui ci ha pensato una gravissima malattia, che ha messo anche a rischio la sua vita in modo inaspettato. Ripensare a quei momenti non può che fargli ancora male, si è infatti ritrovato a dover ricominciare tutto da capo, come accade ai bambini.
“Tra moglie e marito”, “Paperissima”, “Buona Domenica” e le serie “Ugo” e “Caro Maestro” sono solo alcuni dei titoli di successi Tv che che possiamo associare a Marco Columbro, ancora adesso a volte disponibili in replica. Il piccolo schermo rappresenta però per lui solo un lontano ricordo, oggi si limita soprattutto al teatro e alle televendite, anche se non può che essere felice quando qualcuno lo ferma per strada per salutarlo, segno evidente di come sia rimasto nel cuore dei telespettatori.
La svolta è arrivata nel 2001, a dicembre di quell’anno è stato infatti colpito da un aneurisma cerebrale, che lo ha costretto a finire in ospedale e a sottoporsi a un delicato intervento senza avere la certezza di sopravvivere. Per ben 25 giorni il conduttore era rimasto in coma, il risveglio è stato davvero traumatico, aveva perso la cognizione di sé e di tutto quello che sapeva fare fino a quel momento.
“Non riuscivo più a fare cose banali, né sapevo chi fossi – ha raccontato a ‘Bella Ma’, ospite di Pierluigi Diaco -. Parlavo in maniera rallentata, non sapevo se sarei riuscito a tornare a fare teatro. Ero come un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi. Ho dovuto imparare di nuovo a fare tutto, la barba, usare le posate, e camminare. L’ictus che ho avuto ha permesso ai bambini di trovare l’aneurisma che era nel mio cervello e mi hanno salvato la vita”.
Dover dire addio alla sua vita professionale non è stato semplice inizialmente, ma oggi lui è contento della sua vita attuale. “Per la televisione sono morto dopo la mia malattia. In questi anni mi sono dedicato al teatro, al mio resort in Toscana e alla mia azienda biologica”. Insomma, le cose da fare non mancano, anche se è inevitabile provare un po’ di rimpianto, sia per lui sia per chi lo ha amato e si è divertito con i suoi programmi.
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