Finalmente la cifra per l’invalidità civile aumenta, ma ogni persona deve scegliere tra due possibilità: ecco che cosa sapere.
Quando si parla di invalidità ci si riferisce sempre a quello strumento previsto per legge volto a tutelare e dare sostegno alle persone disabili e ai loro familiari. Per accedere alle prestazioni ci vogliono dei requisiti, ma la bella notizia è che gli aventi diritto possono vedere la propria cifra aumentare.
L‘invalidità civile è una condizione per la quale la legge riconosce il diritto di ricevere delle prestazioni economiche e sociali da parte dello Stato, in caso di riduzione dell’autonomia personale o della capacità lavorativa. Può essere parziale o totale, in base al grado di menomazione fisica o mentale del soggetto in questione. Per richiedere e ottenere l’invalidità è necessario presentare una domanda online all’INPS.
Per ottenere una rivalutazione della percentuale di invalidità e vedere la cifra aumentare le strade sono due. In pratica, la persona può fare ricorso al giudice o procedere con la richiesta di aggravamento. Tutte e due queste procedure presentano delle insidie, ma sono due soluzioni da prendere in considerazione.
Invalidità civile, aumento con ricorso o aggravamento
Ogni volta che si riceve un esito negativo dalla commissione medica dell’INPS riguardo alla domanda di invalidità, si apre una possibilità doppia: fare ricorso al tribunale o presentare una domanda di aggravamento. La scelta se procedere con l’una o l’altra dipende da diversi fattori e dalla situazione personale di ogni soggetto.
La decisione su quale procedura intraprendere per richiedere una valutazione personale più attenta ha bisogno di una precisa disamina. Il ricorso senza dubbio offre alle persone la possibilità di ottenere una valutazione imparziale da un medico legale e anche richiedere gli eventuali arretrati non corrisposti. Mentre l’aggravamento rappresenta un percorso a costo zero, ma le tempistiche e le condizioni sono più stringenti.
Di fronte al rigetto iniziale della domanda, la maggior parte delle persone trova nel ricorso giudiziario una soluzione più affidabile per impugnare la decisione dell’INPS, soprattutto perché in questo modo c’è la possibilità di ottenere una revisione completa e imparziale del caso.
Dunque, la scelta ultima dipenderà solo ed esclusivamente dalle varie circostanze individuali di una persona, inclusa ovviamente la propria situazione finanziaria, la disponibilità a stare dietro i tempi di attesa e la solidità della documentazione medica che si ha a disposizione.