Oggi, rispetto al passato, è molto più semplice calcolare l’importo di quella che sarà la nostra pensione. Ecco come farlo.
È la domanda delle domande: quanto prenderò, quanto prenderemo di pensione? Chi è che, a prescindere dall’età, non si è posto questa domanda almeno una volta. Ovviamente il tema è molto più stringente per chi si avvicina all’età pensionabile. Ecco come effettuare il calcolo.
Con le novità introdotte nel 2024 in materia di pensioni, molti italiani temono una drastica riduzione del futuro assegno pensionistico. Le nuove regole di calcolo e le limitazioni legali sollevano preoccupazioni diffuse, ma come possiamo sapere a quale destino andremo incontro? La risposta inizia con la verifica dei dati certi relativi alla propria posizione contributiva.
Per stimare l’importo della pensione futura, è necessario disporre di alcune informazioni fondamentali. Queste informazioni permettono di valutare in modo orientativo l’ammontare dell’assegno pensionistico in base all’età del ritiro e ai contributi versati. Il calcolo della pensione futura si ottiene moltiplicando il montante contributivo – ovvero la somma di tutti i contributi versati durante la carriera lavorativa – per il coefficiente di trasformazione relativo all’età del pensionamento, considerando anche le frazioni d’anno.
Tra le informazioni necessarie menzioniamo sicuramente il montante contributivo, che rappresenta la somma dei contributi versati durante la vita lavorativa. È possibile ottenerlo richiedendo all’INPS l’Estratto Conto Certificativo (EcoCert), la formula di pensionamento e i coefficienti di trasformazione.
Per calcolare il montante individuale contributivo, bisogna considerare innanzitutto la base imponibile annua, correlata ai periodi di contribuzione (obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto e da ricongiunzione). Questa corrisponde: alla retribuzione annua per gli iscritti alle gestioni pensionistiche dei lavoratori dipendenti e al reddito annuo per gli iscritti alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi. C’è poi il totale dei contributi annuali, che si ottiene moltiplicando la base imponibile annua per l’aliquota di computo, che è del 33% per i dipendenti e del 24% per i lavoratori autonomi (24%-33% per gli iscritti alla gestione separata INPS).
I coefficienti di trasformazione sono determinati per legge dal Ministero del Lavoro e aggiornati periodicamente ogni tre anni, in base all’adeguamento dell’età pensionabile rispetto alle aspettative di vita. Si applicano per il calcolo delle pensioni determinate con il sistema interamente contributivo e per le quote di pensione determinate con sistema misto o retributivo per lavoratori con contribuzione al 31 dicembre 1995 o almeno 18 anni di contributi al 1° gennaio 1996. Sono applicabili anche per chi opta per Opzione Donna e per le pensioni dei professionisti iscritti alle casse private.
Per facilitare il calcolo della pensione futura, è disponibile un calcolatore gratuito su diverse piattaforme, compresa quella dell’INPS. Inserendo la propria età e gli anni di lavoro, è possibile sapere quando si potrà andare in pensione e se si rientra in una delle formule di flessibilità in uscita previste per il 2024. Questo strumento permette di conoscere i requisiti Fornero e le varie opzioni di uscita (precoci, usuranti, gravosi, Opzione Donna, APE Sociale, Quota 103, ecc.).
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