Molti possono avere l’abitudine di conservare le medicine nel mobiletto in bagno, soprattutto per praticità, ma è un errore. Ecco perché.
In tutte le case sono presenti una serie di medicine da poter utilizzare al bisogno. Si tratta di un comportamento davvero diffuso, che riguarda non solo le persone con patologie croniche (basti pensare, ad esempio, a chi soffre di pressione alta e deve assumere una pastiglia tutti i giorni), ma anche gli altri, così da non farsi trovare impreparati qualora dovessero emergere problemi.
Nella maggior parte delle situazioni si punta comunque sui farmaci più diffusi e relativi alle situazioni meno gravi, quali ad esempio Aspirina e Tachipirina, che possono essere presi in casi di influenza, ma senza dimenticare antidolorifici e antinfiammatori, utili ad esempio nelle donne quando hanno malesseri legati alle mestruazioni. In caso di bisogno si sa quindi di avere tutto l’occorrente necessario e di non doversi recare con urgenza alla farmacia, soluzione comunque non sempre percorribile.
È anche per questo che tanti scelgono di portare con sé l’occorrente ritenuto indispensabile anche in vacanza. C’è però un comportamento che può essere davvero diffuso, ma che è un errore a cui non tutti fanno caso: è sbagliato, infatti, conservare i medicinali nel mobiletto del bagno, nonostante sia una collocazione scelta soprattutto per comodità.
Mai conservare le medicine nel mobiletto del bagno
La sistemazione delle varie cose che si hanno in casa solitamente si basa sulla praticità, così che sia facile recuperare quanto c’è qualora sia necessario. In questo modo se non è presente la persona che si è occupata della cosa non si deve fare fatica e fare una sorta di caccia al tesoro tra i locali.
Collocare le medicine nel mobiletto del bagno può essere quindi ritenuto “normale”, ben sapendo come possa essere il luogo in cui ci si rifugia quando si ha un malessere. In realtà, è un’azione assolutamente sbagliata, soprattutto in estate, quando le alte temperature possono condizionare la loro efficacia. A quel punto ha poco senso anche prendere in considerazione la data di scadenza indicata sulla confezione.
La temperatura non dovrebbe andare oltre i 15-25°C per la maggior parte dei farmaci. Nel caso dell’insulina, che deve essere invece assunta da chi ha il diabete, è necessaria una temperatura più bassa. Un discorso simile vale anche per gli antibiotici: pur dovendo essere assunti su prescrizione medica, molti li conservano per usarli all’occorrenza, ma anche in questo caso il caldo può renderli inutili.
In questo periodo dell’anno le accortezze devono essere quindi maggiori. Mai lasciarli in auto, anche solo per pochi minuti, dopo averli acquistati. Sono da evitare i posti caldi e umidi, in genere sarebbe quindi meglio prediligere il soggiorno o la camera da letto, più freschi rispetto a cucina e bagno. Qualora invece l’abitazione sia esposta al sole, non sarebbe male dotarsi di contenitori termici per mantenere le medicine a una temperatura stabile. In alcuni casi si può ricorrere al frigorifero, ma solo se si tratta di una soluzione indicata dalla casa produttrice.