Gli adagi dei più anziani non hanno torto mai. Il fumo di sigaretta danneggia tutto ciò che incontra sulla propria strada. Ed è un rischio di morbilità e mortalità prematura.
Questa malsana abitudine è presente in circa il 40% dei pazienti affetti da malattie epatiche, come si legge nell’articolo “Cigarette Smoking and Liver Diseases” di David Marti-Aguado, Ana Clemente-Sanchez, Ramon Bataller, pubblicato sul Journal of Hepatology 2022.
Le attuali evidenze cliniche indicano un impatto negativo su un bel po’ di “distretti”:
- sulla gravità della steatosi epatica (il cosiddetto fegato grasso);
- sulla progressione del danno epatico verso la cirrosi;
- sullo sviluppo del carcinoma epatocellulare;
- sulla comparsa di complicanze cardiovascolari e tumorali nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato.
Quindi è fondamentale che chi non fuma non cominci, e che chi fuma smetta di farlo, per mantenere in buona salute il fegato!