Usufruire del bonus psicologo può essere importante, ma è importante provvedere all’aggiornamento dell’ISEE se non lo si vuole perdere.
La vita che molti di noi si ritrovano a dover sostenere, a ogni età, può essere davvero ricca di stress, soprattutto a causa delle pressioni che si devono sopportare e per la necessità di fare il possibile per raggiungere gli obiettivi prefissati. Non tutto però va sempre come ci si sarebbe aspettati, per questo possono subentrare momenti negativi che si pensa di non riuscire a superare mai, come accade ad esempio quando il lavoro va male o si è reduci dalla fine di una storia d’amore importante.
Riuscire a non abbattersi in questi casi è però tutt’altro che semplice, è un errore pensare che possano soffrire solo le persone che non hanno un carattere forte. È sbagliato inoltre pensare che chi pensa di essere entrato in un buco nero non abbia affetti sinceri che possano aiutarlo a risollevarsi.
In casi simili l’aiuto di una persona esterna, che può guardare la situazione con occhi diversi così da capire se quel malessere possa avere origine da un’esperienza negativa vissuta nel passato, può essere provvidenziale. È proprio per questo che usufruire del bonus psicologo può essere provvidenziale per molti.
Il governo, consapevole delle difficoltà che si trovano a vivere tanti cittadini, ha scelto di rinnovare il bonus psicologo, provvedimento al quale potranno accedere i cittadini che vorrebbero un contributo per sostenere il proprio percorso di psicoterapia. A differenza del passato, infatti, sembra esserci meno scetticismo nei confronti di questi medici, che possono davvero aiutare tante persone quando vivono un momento di difficoltà.
Attenzione, però, c’è un dettaglio da non sottovalutare da tenere presente e che potrebbe rischiare di far perdere l’agevolazione. Il fattore determinante per avere accesso all’incentivo è l’ISEE, così da dare un aiuto a chi è davvero in difficoltà economica per pagare le sedute. Si è scelto però di non essere troppo restrittivi, per questo basta avere un ISEE inferiore ai 50 mila ero per ottenerlo. Questi sono gli importi previsti:
Per far sì che si possa davvero avere diritto al sostegno è però necessario provvedere all’aggiornamento dell’iSEE, così da non esserne esclusi, entro il 5 luglio 2024. Si consente così a chi ha un reddito errato o difforme di regolarizzare la propria posizione.
Una volta superata quella data, l’INPS riterrà la domanda del cittadino improcedibile per poter erogare la prestazione. Successivamente, sarà compito dell’ente stilare le graduatorie, dando precedenza a chi ha un ISEE più basso. A parità di ISEE, si sarà precedenza a chi ha presentato prima l’istanza.
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