Un bonus in busta paga inserito nella Legge di Bilancio ed esteso fino al prossimo 30 giugno. Scopriamo gli importi di questa forma di aiuto.
Sono molteplici le misure messe in campo dall’Esecutivo per sostenere diverse categorie di lavoratori. In diversi casi si tratta di strumenti economici avviati dai precedenti governi e poi prorogati nel tempo; in altri invece di agevolazioni che hanno fatto la loro comparsa nel corso del 2023.
Alcune di queste agevolazioni, come il bonus che di seguito andremo ad analizzare, resteranno in vigore anche nel 2024. Infatti sono state inserite nella Legge di Bilancio con proroghe, eventuali modifiche migliorative o peggiorative, a seconda delle specifiche casistiche. In tale contesto è importante parlare di un bonus inserito direttamente in busta paga e la cui portata è stata estesa fino al prossimo 30 giugno.
La finalità di questo bonus è quella di trovare una soluzione alla importante carenza di personale che sta interessando uno specifico settore lavorativo. Vi sarà tempo fino al 30 giugno per potervi accedere a patto che vengano rispettati alcuni requisiti riguardanti le modalità lavorative ma anche i redditi percepiti.
Ricordiamo che la misura è stata introdotta in seguito all’approvazione del Decreto Lavoro 2023 che durante lo scorso anno ha prodotto i primi benefici a questa categoria di lavoratori Con la Legge di Bilancio 2024 essa è stata riconfermata con miglioramenti in quanto ne è stata ampliata la portata.
Stiamo parlando del cosiddetto Bonus turismo rivolto ai lavoratori del settore turistico la cui attività copre turni notturni oppure che effettuano straordinari durante le giornate festive. Con la proroga è stata allargata la platea di beneficiari includendo anche i dipendenti di esercizi commerciali nei quali viene effettuata somministrazione di bevande ed alimenti.
Nel caso dei lavoratori e lavoratrici dei settori della ristorazione e del turismo il limite reddituale da lavoro dipendente è pari a 40mila euro (tenendo conto, anche di tutti i redditi legati ad attività differenti rispetto a quelle incluse nel bonus). La extra somma verrà corrisposta in busta paga ed ammonterà al 15% delle retribuzioni lorde previste per lavoro notturno e straordinari nei festivi, il tutto nel periodo compreso tra inizio 2024 ed il 30 giugno.
Riconoscendo queste somme aggiuntive come trattamento integrativo speciale non concorrendo alla formazione del reddito imponibile. Tutte le modalità operative sono state indicate lo scorso 7 marzo dall’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 5/E.
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