Il metodo innovativo ed efficace per rinfrescare la casa senza il condizionatore d’aria: è una soluzione economica ed ecologica.
Con l’arrivo dell’estate inesorabilmente si viene travolti dalle ondate di caldo che a causa dei cambiamenti climatici in atto sono sempre più forti e asfissianti. Alle alte temperature c’è da aggiungere l’elevato tasso di umidità che aumenta il livello di temperatura percepita con la conseguenza di un’immensa fatica.
La soluzione più classica, quella considerata la migliore e più efficace per rinfrescare gli ambienti domestici e combattere così l’afa dirompente solitamente è l’aria condizionata. Ma oltre ai costi dell’energia che possono arrivare ad essere considerevoli, se se ne fa un largo consumo, c’è da considerare che l’aria diffusa dal condizionatore spesso causa effetti collaterali proprio alla salute. Non sono rari malesseri, dolori articolari e raffreddori causati da essa.
Occorre un’alternativa e c’è un sistema innovativo che si pone in questa direzione. Potrebbe essere davvero la soluzione giusta. Il metodo è molto economico, praticamente quasi a costo zero, ed ecosostenibile perché completamente naturale. Si tratta di due elementi importanti che lo rendono particolarmente interessante.
Gli studiosi dell’Università di Cambridge hanno effettuato una ricerca e sono giunti a fare un’importantissima scoperta che potrebbe davvero rivoluzionare il modo di affrontare il caldo estivo. L’alternativa al condizionatore d’aria consiste nell’utilizzo di una sottile pellicola di cellulosa realizzata con nanostrutture molto simili a quelle che compongono l’esoscheletro degli scarafaggi.
Se il confronto può apparire bizzarro, la funzione è senz’altro utile. Queste nanostrutture, infatti, sono in grado di catturare la luce e di separarla in diverse lunghezze d’onda. Questo consente il mantenimento di una temperatura più fresca in casa sia nel corso della giornata che durante la notte.
Si tratta di un metodo a basso consumo energetico che consentirebbe perciò un risparmio notevole in fatto di spese di energia elettrica. L’effetto che si crea sotto il sole è quello di una moltitudine di colori che danno un aspetto psichedelico, ma nelle città costiere si pensa che questa soluzione possa rivelarsi davvero utile.
Per ricavare la cellulosa necessaria per ricoprire il tetto e le pareti delle case, secondo gli scienziati inglesi bisognerebbe utilizzare proprio gli scarafaggi. Dai loro esoscheletri verrebbe ricavato il materiale che serve per catturare la luce solare e rifletterla senza permettere che penetri dentro la casa, mantenendola così molto più fresca.
La tecnica è ancora in fase di studio e non si sa quando potrebbe essere messa in pratica per diventare una possibilità concreta. Resta da attendere che gli studiosi completino le ricerche e sperimentino i modi migliori per realizzare qualcosa che di certo si pone come un’alternativa di notevole interesse per il futuro
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