Alcuni utenti Amazon lamentano l’arrivo di prodotti usati comprati come nuovi: cosa succede e come risolvere il problema.
La preminenza di Amazon nelle nostre scelte di acquisto fa sì che spesso si consideri l’eventualità di fare un confronto del prezzo del prodotto che stiamo cercando tra qualsiasi store online o fisico e quello presente sulla nota piattaforma di e-commerce. Capita sovente che il prezzo del prodotto sul sito del colosso americano sia più basso e che si opti dunque per acquistarlo lì.
Ma cosa succede se quando scartiamo il prodotto acquistato da Amazon ci accorgiamo che in realtà è un prodotto usato? Trattandosi del più grande sito di e-commerce al mondo, dotato teoricamente di uno stringente protocollo di controllo qualità e di un servizio efficiente di reso, non dovrebbe capitare eppure sembra si stia verificando sempre più di frequente, per quale ragione?
Se state pensando ad un peggioramento del servizio o ad un tentativo di truffa siete fuori strada. Il motivo di questi “incidenti” è da rintracciare nella nuova politica del gigante delle spedizioni per quanto riguarda i resi e in correlazione a questi al riciclo di prodotti funzionanti e di qualità.
Non sempre infatti i resi vengono fatti per malfunzionamento del prodotto in sé, ma può capitare che l’acquirente li restituisca poiché ha sbagliato l’ordine o il prodotto non rispettava le sue aspettative. In tali casi dunque si tratta di prodotti mai o poco utilizzati, in sostanza nuovi.
Perché Amazon manda prodotti usati al posto di quelli nuovi e come risolvere il problema
Già dal 2022 Amazon ha deciso di gestire in modo differente tutti i resi, reimmettendo sul proprio store quei prodotti che vengono restituiti e che sono validi. Nella maggior parte dei casi, quando si tratta di prodotti che hanno riscontrato qualche problema o che hanno segni di utilizzo (graffi, segni di usura) vengono inseriti nella sezione Warehouse e venduti “come nuovi”.
Va evidenziato però come in due comunicazioni rivolte all’utenza – una del 2022 e una del 2024 – venga specificato che in seguito a opportuni controlli, se i prodotti restituiti sono in condizioni eccellenti vengono reinseriti nello store principale e venduti come nuovi, persino con il medesimo prezzo che avrebbero avuto qualora non fossero già stati spediti, aperti e restituiti.
Il problema non è solo che non viene precisato in fase di vendita che questi prodotti in realtà non sono nuovi, ma che in molti casi gli utenti hanno riscontrato segni evidenti di utilizzo. Ovviamente Amazon in questi casi provvede alla sostituzione immediata dei prodotti che non rispettano gli standard qualitativi, ma alla lunga il dover effettuare resi può risultare seccante, specie se si è dei clienti che acquistano regolarmente.
C’è un modo per evitare che ciò accada? Purtroppo la certezza non c’è, poiché tutti gli store online applicano politiche simili a quella di Amazon e non tutti possono contare sulla stessa efficienza nel servizio clienti. L’unica cosa che l’utente può fare per ridurre il rischio è quello di assicurarsi che il prodotto sia spedito direttamente da Amazon e che non sia venduto da uno store che si appoggia ad esso.
I rigidi protocolli dell’azienda dovrebbero garantire un maggior controllo qualità e dunque ridurre l’incidente all’errore umano nella valutazione del prodotto. L’altra arma è l’attenzione dell’utente: controllate sempre ogni minimo dettaglio e se doveste trovare un pacco non sigillato (le aziende solitamente mettono dei sigilli brandizzati che assicurano che non siano mai stati utilizzati) o con degli evidenti segni di apertura, oppure ancora doveste trovare segni di utilizzo sul prodotto, effettuare immediatamente il reso per farvelo sostituire.
