La vita di José, il figlio di Amadeus, non è stata semplice come si potrebbe immaginare: la brutta esperienza dopo il primo Sanremo.
Per una settimana all’anno, nel corso degli ultimi cinque anni, José Maria Sebastiani è stato il ragazzino più invidiato d’Italia. Lo abbiamo visto infatti sempre sorridente e partecipe nella prima fila del Teatro Ariston, accanto alla madre Giovanna.
Se nel corso del primo festival condotto dal padre José sembrava piuttosto timido e riservato, crescendo è diventato molto più sciolto e si è mostrato più a suo agio davanti alle telecamere. Negli ultimi anni si è anche lanciato a scattare selfie con gli artisti dietro le quinte ed è stato lui a far partire diverse standing ovation per artisti particolarmente apprezzati dal pubblico giovane, guadagnandosi una volta in più la simpatia del pubblico.
Classe 2009, José oggi ha quindici anni, un momento della vita delicatissimo per quanto riguarda i rapporti sociali. Il figlio di Amadeus ha infatti raccontato di aver dovuto affrontare esperienze molto difficili dopo il primo Sanremo.
José ha avuto modo di parlare per la prima volta di se stesso in una lunga intervista a Vanity Fair.In quell’occasione José ha dichiarato che sogna di diventare calciatore professionista e già attualmente milita nella squadra giovanile dell’Inter, dove ricopre il ruolo di portiere.
Esattamente come quella per il calcio e per la squadra del cuore, José sembra aver ereditato da suo padre anche un’altra passione: quella per la musica. Il figlio di Amadeus ha spiegato infatti di aver sviluppato un buon orecchio e un buon intuito per la musica vivendo così da vicino la preparazione di ben cinque festival. Se il suo sogno di diventare calciatore non dovesse avverarsi, quindi, José ha già pronto un piano B di tutto rispetto.
Cosa potrebbe rovinare la vita di un ragazzo adolescente pieno di sogni e di belle speranze? L’invidia dei coetanei. José ha raccontato di essere stato preso di mira dai bulli fin dalla prima edizione di Sanremo condotta da suo padre.
Non si è trattato soltanto di esperienze traumatiche nella vita reale, ma anche di haters che gli hanno scritto commenti offensivi e insulti di ogni tipo via web. L’unica colpa di José? Ovviamente quella di avere un padre famoso e di aver ottenuto privilegi che ad altri ragazzi della sua età non sono concessi, come poter saltare ogni anno per cinque anni un’intera settimana di scuola.
“Io il bullismo non lo sopporto” ha dichiarato. “Non riesco a capire come si possano prendere di mira altre persone. Quando l’ho subito ho reagito molto in fretta. Quando ero più piccolo mi è servito molto parlarne con mia mamma. Recentemente invece ho adottato un’altra strategia: cambio strada, non rispondo e non reagisco agli attacchi. Funziona”, ha concluso.
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