Un sintomo è campanello d’allarme di un possibile tumore al fegato. Vediamo a cosa dobbiamo prestare attenzione per una diagnosi precoce.
Impariamo ad ascoltare il nostro corpo perché potrebbe inviarci segnali che suggeriscono un immediato controllo medico. I campanelli d’allarme potrebbero salvare la vita, mai sottovalutarli.
Il fegato è l’organo più grande del nostro organismo. Si trova nella parte superiore destra dell’addome e si compone di due lobi, il destro più grande di quello sinistro. Il corretto funzionamento del fegato è fondamentale per stare in salute. L’organo rimuove le sostanze di scarto dal sangue, produce la bile e tanti enzimi utili alla digestione. Favorisce la trasformazione degli alimenti assorbiti tramite l’emulsione dei grassi, la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi. Nel fegato sono immagazzinati, poi, vitamina B12, glicogeno, ferro e rame.
Se dovesse verificarsi una proliferazione incontrollata di cellule all’interno dell’organo si manifesterebbe il tumore al fegato, sesto tumore più frequente a livello mondiale e seconda causa di morte per neoplasia. In Italia sono diagnosticati annualmente 8.900 tumori primari del fegato negli uomini e 4 mila nelle donne. Più frequenti i tumori secondari legati a metastasi che colonizzano l’organo. Quali sono i sintomi che devono spingere a contattare subito un medico?
Il tumore al fegato viene definito anche tumore silenzioso perché non dà alcun sintomo specialmente nella fase iniziale. Comportamento tipico di tanti tumori che ritarda la diagnosi rendendo, poi, più complicate le cure e difficile il processo di guarigione. Sappiamo bene, infatti, come la diagnosi precoce sia fondamentale specialmente quando si parla di cancro.
I primi sintomi che iniziano a manifestarsi in caso di tumore al fegato sono dolore alla parte superiore dell’addome che può irradiarsi anche alle spalle e alla schiena, ingrossamento del ventre, nausea, perdita di peso e appetito, vomito, sensazione di sazietà, stanchezza continua, colorazione scura delle urine, febbre e ittero.
Una sintomatologia generica, legata anche a tante altre patologie non gravi in molti casi. Di conseguenza è difficile riconoscere in uno di questi campanelli d’allarme un tumore al fegato. Già se due o più sintomi dovessero comparire simultaneamente si sarebbe più propensi a consultare il medico per scoprirne l’origine.
Lo specialista (o anche il medico di base) procederà con l’esame obiettivo palpando l’addome, verificando la presenza di ascite (liquido nell’addome), osservando il colore della pelle e il bianco degli occhi. Poi richiederà analisi del sangue o esami diagnostici strumentali come un’ecografia oppure una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata per accertare o escludere il tumore al fegato.
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