Essere fermati dagli autovelox non piace a nessuno, ora però la situazione è destinata a cambiare grazie al decreto da poco approvato.
Rispettare il Codice della Strada non può che essere cruciale non solo per chi si mette al volante, ma anche per i pedoni e chi è solito utilizzare una moto o una bicicletta. Tutti i principi alla base delle varie norme puntano ad aumentare il livello di sicurezza sulle strade, proprio per questo periodicamente possono essere introdotti una serie di cambiamenti, specie se si nota quando è necessario intervenire quando si verificano a ripetizione alcune situazioni.
Tra le regole più importanti c’è quella relativa ai limiti di velocità, che variano a seconda del tipo di strada, pur senza essere troppo oppressivi. Superarli può capitare a tutti, specie se si nota di essere in ritardo a un appuntamento, ma è sempre bene evitare gli eccessi. Pur di spingere i conducenti a essere più attenti, è stata aumentata la diffusione degli autovelox.
Questi dispositivi consentono di verificare in maniera immediata l’andatura di chi circola nei vari tratti e spingerli così a essere più coscienziosi se l’importo addebitato è davvero elevato. Ora però anche in questo ambito è in arrivo una svolta importante, grazie a un decreto approvato da poco, che potrà permettere ad alcuni di tirare un sospiro di sollievo, anche al portafoglio di molti.
Autovelox sulle strade: ora cambia tutto
Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini in più occasioni si era fatto promotore della necessità di venire incontro ai cittadini e disciplinare maggiormente la distribuzione degli autovelox. Troppo spesso, infatti, le amministrazioni usano questi dispositivi per fare cassa, mettendo in secondo piano la tutela della sicurezza sulle nostre strade ed è per questo che ora si è deciso di intervenire davvero in modo concreto.
È stato infatti pubblicato in data 28 maggio 2024 un nuovo decreto, destinato a modificare l’approccio che molte istituzioni hanno nei confronti di questi strumenti. Si riduce innanzitutto la libertà delle amministrazioni, che avranno modo di collocare gli autovelox solo dopo avere ricevuto l’ok da parte dell’ente che gestisce quel punto (sarà necessario un parere favorevole da parte del prefetto). Se possibile, salvo casi particolari, è comunque sempre bene preferire le postazioni fisse.
È quindi indispensabile che il loro utilizzo risulti essere giustificato, magari perché si tratta di punti in cui il tassi di incidentalità risulta essere maggiore o perché la visibilità non è ideale, ma anche nei casi in cui la fermata dei mezzi pubblici può essere difficile. Altrettanto utili possono poi essere quelli situati nei pressi di scuole e ospedali. È quindi possibile farlo quando la velocità media supera sistematicamente i limiti stabiliti, al punto tale che le violazioni comminate sono diventate numerose.
È poi necessario ridurre il più possibile “l’effetto sorpresa”, per questo gli autovelox dovranno essere opportunamente segnalati in anticipo, almeno 1 chilometro prima al di fuori dei centri urbani. Si stabilisce inoltre come la necessità di avere distanze minime sulla base del tipo di strada (urbana o extraurbana), così da evitare si possano prendere “multe in serie”, come è accaduto in passato a molti automobilisti.