Le uova sono veramente così impegnative per il fegato come tutti pensano? Finalmente è stata svelata la verità da un team di studiosi.
Una credenza piuttosto comune demonizza l’uso delle uova in cucina perché grasse. Queste vengono considerate alla stregua di altri prodotti che sono ben diversi ed è importante capire quali sono le differenze e come vanno consumate.
Il ruolo dell’uovo in cucina non è così facile come si potrebbe immaginare. Eppure è un prodotto molto versatile, si usa assoluto, per creare torte e rustici, per dare vita a pietanze corpose ma anche genuine. Le uova degli uccelli sono le più consumate e tutte composte da due parti, contenute in egual misura, con proprietà nutrizionali differenti.
Le uova sono un concentrato di vitamine, minerali, grassi e proteine innegabile. Questo non vuol dire che vanno mangiate continuamente. Ci sono di gallina, quaglia, anatra, struzzo ma anche quelle di pesce come bottarga e caviale. In media un solo uovo contiene circa 70 calorie, si evidenzia quindi come sia piuttosto calorico come prodotto per l’organismo.
Mangiare solo il tuorlo vuol dire assumere i due terzi del colesterolo consigliato per una persona a livello quotidiano. La cottura sicuramente è determinante dal momento che rende più sicuro il consumo e che cambia anche la composizione nutrizionale. Una delle questioni più delicate riguarda l’impatto di queste sul fegato e quindi sulla possibilità tossicità a lungo termine.
La preoccupazione deriva dal fatto che le uova contengono molte proteine, grassi e colesterolo. Sicuramente l’eccesso di proteine non giova né al fegato né ai reni, questo perché gli aminoacidi contenuti possono essere lavorati solo dal fegato. Inoltre l’uovo è risso di acidi grassi che finiscono nel tessuto adiposo e possono quindi dare vita alla steatosi epatica grassa.
Quest’ultima è dimostrata a livello scientifico e non è una “diceria” ma ha basi scientifiche che di fatto confermano come un uso eccessivo di uova nell’alimentazione ricada proprio sulla salute del fegato. Gli studi sulla correlazione con il diabete mostrano invece risultati contrastanti come per quanto concerne le malattie cardiovascolari. La verità quindi è che, in realtà, dipende.
Ci sono infatti dei rischi legati al consumo eccessivo ma questo non vuol dire non mangiare le uova, ma semplicemente non farlo continuamente e nelle dosi adeguate, in una dieta sana, ricca e variegata che integri anche tutti gli altri prodotti. L’uso quotidiano di uova, che viene ad esempio praticato dagli sportivi, andrebbe comunque anche in quel caso evitato, nonostante l’attività intensa e comunque la dieta bilanciata sempre con uno specialista dietologo o nutrizionista.
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